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mercoledì 10 aprile 2024

Bisenzio - un importante nodo dell'Etruria meridionale - La relazione finale sulle campagne di scavo del BISENZIO PROJECT

Di Andrea Babbi e parte del team: Panagiotis Agrafiotis, Gabriele Antoniella, Alessandro Bozzani, Sergio Bravi, Alessandra Celant, Giuseppe De Benedetto, Filippo Delpino, Giulia Germinario, Paolo M. Guarino, David Hack, Marco Lauteri, Mauro Lucarini, Matteo Maggi, Donatella Magri, Davide Martinucci, Mario Mazzoli, Fabrizio Michelangeli, Claudia Minniti, Mimmo Pazzanese, Dimitrios Skarlatos, Giorgio Vizzini, Roberta Zambrini

Bisenzio, situato tra Firenze e Roma, è uno dei più importanti siti archeologici dell'Etruria meridionale. La storia del sito va dal II secolo a.C. agli inizi del V secolo a.C., ma finora è stata poco studiata. L'obiettivo del progetto interdisciplinare e internazionale Bisenzio è di cambiare questa situazione.

A circa 80 chilometri a nord di Roma e a 20 chilometri dalla costa tirrenica, il cielo si riflette nel Lago di Bolsena, il più grande lago vulcanico d'Europa. Il pittore Michael Franke ha recentemente immortalato con grande finezza questo imponente specchio d'acqua con le sue due isole senza tempo e i suoi dintorni fertili e colorati. Il lago e i suoi dintorni formano un'area naturale unica con uno dei più alti indici di biodiversità in Europa e sono particolarmente protetti dalla legislazione europea come parte della "Rete Natura 2000" (ZPS ai sensi della Direttiva Habitat e della Direttiva Uccelli). I comuni dell'intera regione, consapevoli del valore e della sensibilità di questa bellezza, hanno recentemente aderito al "Biodistretto del Lago di Bolsena".

Lage der Grabstätten (blau) und Siedlungs - gebiete. Letztere konnten durch Funde von
Keramik (rot) und Webgewichten (gelb) ausgemacht weren.
Ubicazione dei siti di sepoltura (blu) e delle aree di insediamento. Queste ultime sono state identificate da reperti di ceramica (rosso) e pesi da telaio (giallo).

Funde von Hausurnen
wie dieser brachten erste Forschungen in
Gang.

Questo concetto partecipativo mira a contrastare l'agricoltura intensiva con il suo impatto negativo sulla regione e sulle sue strutture sociali attraverso l'agricoltura biologica, le pratiche agroecologiche sostenibili e il turismo a basso impatto. All'iniziativa ha aderito anche il Comune di Capodimonte, una fiorente cittadina situata su una piccola penisola della costa sud-occidentale fin dall'VIII secolo d.C.. La romantica cittadina è l'eredità di un'importante città etrusca che si estende sulla cima e sulle pendici di una collina a 4 chilometri a nord-ovest. Questo promontorio si erge maestoso sulla riva del lago ed è chiamato "Bisenzo" nei documenti storici e "Bisenzio" nella cartografia moderna.

Gli antichi resti della città erano già noti durante il Rinascimento. Lo documentano le memorie di Papa Pio II e una "cronaca" della vicina città di Castro e dei suoi dintorni. Nel 1462, Pio II ipotizzò che il nome dell'isola "Bisentina" derivasse dalla ..... QUI PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO IN ITALIANO (PDF)

QUI IL LINK ALL'RTICOLO ORIGINALE IN TEDESCO

giovedì 14 marzo 2024

LA TERZA DIMENSIONE DELLA STORIA - Le antiche aree sotterranee, ricerche e opportunità


sabato 23 marzo 2024 Ore 18:30 

Porta del parco Piazza Lanzuisi 1 San Felice Circeo - Latina

LA TERZA DIMENSIONE DELLA STORIA - Le antiche aree sotterranee, ricerche e opportunità. Il caso di San Felice Circeo

Interverranno: Mario Mazzoli (Direttore Generale A.S.S.O.) 
Lorenzo Ceruleo (Archeologo e Topografo)

Ingresso libero senza bisogno di prenotazione



martedì 12 marzo 2024

La A.S.S.O. partecipa all'operazione di ripulitura dei fondali marini del Circeo (da LATINA TODAY del 12 marzo 2024)

Un “battello spazzamare” per ripulire i fondali da rifiuti e materiale abbandonato (da LATINA TODAY del 12 marzo 2024)

Verrà svolta tra le giornate del 12 e del 16 marzo un’intensa attività di pulizia dei fondali marini da pare dell’Ente Parco Nazionale del Circeo nei pressi proprio del porto di San Felice. L’Ente nei giorni scorsi ha chiesto e ottenuto dal Comune il comodato d’uso gratuito per l’utilizzo dell’immobile in via Ammiraglio Bergamini al fine di organizzare le attività; una base logistica importante e necessaria per far sì che l'intervento venga svolto in maniera efficace. 

Il Parco nazionale del Circeo ripulirà i fondali dello specchio acqueo pubblico del porto da rifiuti e “marine litter” accumulati attraverso il “battello spazzamare”, secondo quanto programmato dallo stesso Ente diretto dal commissario straordinario Emanuela Zappone, a seguito di un’apposita attività di monitoraggio che ha consentito di rilevare sui fondali materiale depositato e rifiuti di vario genere. Si tratta, in particolare, di copertoni di auto, masse da pesca rotte e prive di identificativi, catene metalliche in spezzoni di diversa lunghezza, cordame di diversa dimensione e tipologia, reti da pesca, materiale plastico. L’attività verrà svolta con la supervisione della Capitaneria di Porto di San Felice Circeo che garantirà la sicurezza della navigazione e con il supporto e la collaborazione del Comune che, come richiesto dall’Ente Parco, opererà per le operazioni di smaltimento del materiale raccolto. 

“Ringrazio innanzitutto il sindaco Monica di Cosimo e l’amministrazione comunale di San Felice Circeo per la grande disponibilità nei nostri confronti e l’importante supporto logistico fornito. Si tratta di un’attività importante per garantire la sicurezza e la pulizia delle acque antistanti il porto svolta con grande impegno nonostante l’esiguità del personale a disposizione dell’Ente Parco afferma il commissario Emanuela Zappone -. A seguito di un apposito monitoraggio sono stati individuati nei fondali del porto di San Felice Circeo, delimitati dalle banchine posizionate a nord e da quella di sopraflutto di levante, una serie di materiali che abbiamo ritenuto necessario rimuovere attraverso il nostro ‘battello spazzamare’. Ringrazio per la collaborazione la Capitaneria di Porto e il Comune e le realtà associative che operano con grande competenza ed esperienza sul territorio insieme al personale dell’Ente Parco. Un lavoro di sinergia che condurrà a importanti risultati per i cittadini e le attività imprenditoriali e da diporto operanti a San Felice Circeo”. 

Le attività saranno rese possibili dalla collaborazione dell’ente Parco con la “Bull Car Marine Division” di San Felice Circeo e l’associazione A.S.S.O, (Archeologia, Subacquea, Speleologia e Organizzazione) anch’essa di San Felice Circeo.

venerdì 1 marzo 2024

Firenze ARCHEOFILM, 9 marzo 2024, alle ore 12:00, proiezione del nostro ultimo documentario: "UOMINI E DEI, IL MARE E IL SACRO".


Sabato 9 marzo 2024, alle ore 12:00, presso il Cinema La Compagnia di Firenze verrà proiettato il nostro ultimo documentario: "UOMINI E DEI, IL MARE E IL SACRO", per la regia di Massimo D'Alessandro. L'ingresso è libero e gratuito senza necessità di prenotazione e il documentario partecipa al concorso per il premio del pubblico, che potrà votare in sala..
La proiezione si inserisce nel ricco programma (ben 88 film su 5 giorni di proiezioni) dell'edizione 2024 del Firenze Archeofilm (Festival Internazionale del Cinema di Archeologia e Ambiente) che, giunto ormai alla sua sesta edizione, rappresenta una delle più importanti e ricche rassegne internazionali europee dedicate al cinema archeologico e storico. Curato dalla rivista Archeologia Viva, il festival si svolgerà dal 6 al 10 marzo presso il Cinema la Compagnia di Firenze con una fitta programmazione giornaliera dei film in concorso che si concluderà con la cerimonia di premiazione domenica 10 marzo.


UOMINI E DEI, IL MARE E IL SACRO

Un documentario di MASSIMO D'ALESSANDRO

Festivals Official selection:
- 14 ottobre 2023, ore 18, Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea (Catania) - PREMIERE
- 9 marzo 2024, ore 12, Archeofilm Firenze
- 16 maggio 2024 - TAC International Film Festival (USA)
- 15 luglio 2024 - History Film Festival (Austria)

Nelle grotte di Sant'Eufemia, di fronte a Vieste, sono conservate più di duecento iscrizioni rupestri che narrano storie antiche. Questo prezioso patrimonio, che spazia dal periodo romano all'età contemporanea, offre un affascinante sguardo sulla vita dei marinai dell'Adriatico. Dalle incisioni antiche dedicate a Venere Sosandra alla cristianità medievale, queste grotte erano un santuario testimone di secoli di vita. Il luogo si inserisce nella "geografia del sacro" delle coste dell'Adriatico, aprendo la porta a ulteriori scoperte di santuari marittimi nella regione. Grazie al lavoro degli archeologi delle Università di Bari e Foggia supportati dai tecnici della A.S.S.O., il patrimonio iconografico dell'isola di Sant'Eufemia rivela le sue storie sepolte nel tempo, contribuendo alla comprensione del passato e al legame dell'uomo con il mare e le sue divinità.

Consulenza scientifica: Giuliano De Felice, Danilo Leone, Maria Turchiano, Giuliano Volpe
Produttori esecutivi: Mario Mazzoli, Maria Teresa Pilloni
Montaggio e Regia: Massimo D'Alessandro

Produzione:
- A.S.S.O. (Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione) Ets
- Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dirium, Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica)
- Università degli Studi di Foggia (Distum, Dipartimento di Studi Umanistici, Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione)

con il contributo di:
- Progetto CHANGES, Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society (cod.: PE_00000020 – CUP: H53C22000860006), Spoke 1 – Historical Landscapes, Traditions and Cultural Identities

Formato 4K, durata 42 minuti
Musiche: Edizioni FLIPPER MUSIC
Copyright 2023 A.S.S.O. ETS

MEN AND GODS, THE SEA AND THE SACRED
A documentary by Massimo D'Alessandro

The caves on the islet of Sant'Eufemia, opposite the town of Vieste, hold a thousand-year-old secret: more than 200 rock inscriptions that tell forgotten stories.
A precious heritage that from the Roman period to the contemporary age offers a fascinating glimpse into the lives of sailors who plied the dangerous waters of the Adriatic. From the earliest engravings dedicated to the goddess Venus Sosandra, the "savior of men," to the Christian engravings of the medieval period, where sailors paid homage to their patron deities by carving their votive dedications on the rock walls. 
But this cave was not just a shrine; it was a silent witness to centuries of life. Archaeological finds spanning nearly a thousand years of history emerge: ancient pottery, fragments of human bones. Tangible signs of a distant past.
A place that fits into that "geography of the sacred" that characterizes the coasts of the lower Adriatic and the Strait of Otranto, of which we will discover other maritime sanctuaries as far as the coast of Albania, in the bay of Grammata. 
An extraordinary find that not only reveals a fragment of the history of this territory, but also invites us to reflect on the deep connection man has always had with the sea and its deities.
Thanks to the work of archaeologists from the Universities of Bari and Foggia led by Prof. Giuliano Volpe, the iconographic heritage of the island of St. Euphemia is regaining its voice, telling its stories buried in time and opening new doors to understanding the past.